Fantastiche ispirazioni
Ci sono persone – tra gli artisti di oggi – ancora convinte che l’arte possa trasformare, sia pure in maniera sottile, la nostra percezione del mondo. Non ci sono più gruppi che, come i costruttivisti o i surrealisti, possano vagamente ricordarne il grande entusiasmo nell’inventare e promuovere una nuova visione dell’arte. Certo le nostre condizioni di vita sono radicalmente cambiate, ma è fuori di dubbio che la nostra percezione culturale debba farsi più ampia e che le frontiere si possano aprire inventando e accogliendo nuove prospettive. Il mondo si muove a passo veloce e il corpo sta nel mezzo cercando di ricomporsi, toccato com’è da nuove tecnologie mediche miracolose, dematerializzato com’è dai monitor dei computer, dalla mappatura genetica, dall’esibizione di modelli umani ibernati. Procediamo nell’era della metamorfosi, riconosciamo e sentiamo fisicamente l’inevitabile globalizzazione del vocabolario del corpo, delle espressioni, delle reazioni e della curiosità.
Il corpo nel mezzo
La danza è una delle risposte più peculiari e resta un mistero, un’avventura. Sempre alla ricerca di un equilibrio tra percezione interiore ed esperienza di adattamento agli altri o alle circostanze esterne, rappresenta per noi la porta da cui entrano nuovi stimoli che si traducono in una fonte di nuove idee e ispirazioni.